I benefici dei trattamenti fisioterapici

I benefici della Fisioterapia

La fisioterapia svolge un ruolo fondamentale nel garantire la migliore qualità di vita alle persone. Si prefigge di mantenere la migliore funzionalità e la maggiore autonomia personale.

L’intervento riabilitativo è indicato a moltissime condizioni. Ad esempio in caso di patologie acute, di patologie degenerative, di patologie traumatiche, nei postumi di interventi chirurgici, nelle condizioni di invecchiamento.

Nel singolo caso l’intervento riabilitativo è personalizzato e, in base alla condizione del paziente, ha l’obiettivo di ridurre il dolore e l’infiammazione; migliorare la mobilità, la forza, la coordinazione, l’equilibrio; di ripristinare la corretta postura; di ripristinare la funzione compromessa; di migliorare il controllo degli schemi motori alterati da patologie.

Terapia Manuale secondo il Concetto OMT Kaltenborn-Evjenth

Valutazione accurata del paziente

La terapia manuale ortopedica (OMT = Orthopedic Manipulative Therapy) è un concetto per l’esame e il trattamento dei disturbi delle funzioni dell’apparato locomotore. Questi si presentano con sintomi tipo dolore e debolezza e con segni clinici come una mobilità alterata e dei cambiamenti tessutali (Kaltenborn 2002: 57; Kaltenborn 2003: 1 e 65; Schomacher 2004: 1). Con questo fondo storico la terapia manuale d’oggi è basata principalmente sulle scienze mediche di base come l’anatomia funzionale e la neurofisiologia. Una vasta attività internazionale di ricerca scientifica inserisce la terapia manuale nella medicina basata sull’evidenza (“evidence based medicine”). Il ragionamento clinico nella terapia manuale usa argomenti scientificamente validati per quanto essi sono disponibili.

L’applicazione dell’OMT è basata su un esame approfondito del sistema neuro-muscolo- articolare. Questo esame serve per definire, in termini fisici, la disfunzione presente nel sistema articolare, muscolare o neurale.
L’obiettivo principale dell’OMT è di ripristinare la funzione massimale del sistema neuro-muscolo-articolare  in un equilibrio posturale e in assenza di dolore.
La Terapia Manuale ci offre un approccio manuale con una metodologia scientifica che ci da risultati visibili, misurabili e controllabili – senza perdersi in troppe ipotesi teoriche. Cosi ci permette una comunicazione chiara con pazienti, colleghi e medici con un ragionamento clinico fondato e praticabile nel lavoro quotidiano.

La fisioterapia si trova davanti al paziente con i suoi sintomi e segni clinici e le esigenze della società con i suoi mezzi finanziari limitati. La fisioterapia può agire soprattutto sul sistema meccanico (artro- neuro-muscolare). Gli stimoli del movimento influiscono i sistemi neurologici, endocrinologici e metabolici. L’azione del fisioterapista agisce non soltanto sul sistema locomotore ma su tutto l’organismo! L’interazione tra il paziente e il terapista è quindi essenziale nel trattamento come anche il mondo circostante nel quale vive il paziente (modello biopsicosociale e l’ ICF = International Classification of Functioning, Disability and Health; www.who.int/classification/ICF).
L’insegnamento della terapia manuale si concentra su gli aspetti fisici senza negare l’importanza degli aspetti psicosociali. L’esame comprende 6 classificazioni del paziente e segue una logica chiara e argomentata con obiettivi precisi. L‘esame è basato a livello internazionale sul principio dello „SOAP“ (Subjective, Objective, Assessment, Plan), che sarebbe in Italiano: SOMP (Soggettivo, Oggettivo, Misure, Progetto) (Viel 1998: 33). Un esame d’orientamento permette di focalizzare il problema, che è poi analizzato in un esame specifico.Dopo avere trovato il “nucleo del problema” vengono cercati i fattori che influenzano o causano il problema. Il risultato è una diagnosi fisioterapica che è verificata con un trattamento di prova.

È importante di porre l’accento sul fatto che la diagnosi fisioterapica (= funzionale) mette in correlazione la disfunzione del sistema locomotore e i sintomi del paziente. Cosi essa completa la diagnosi del medico, che è piuttosto strutturale, senza competerla!

Il trattamento fisioterapico cerca di migliorare la forza, la resistenza, la coordinazione e la mobilità (articolare, muscolare, neurale …). Questo aumento della funzione dell’apparato locomotore è trasferito nella vita quotidiana e professionale del paziente. Il trattamento dell’apparato locomotore ha anche degli effetti sugli altri sistemi dell’organismo come gli organi interni.

Il trattamento nella terapia manuale può essere classificato in 6 categorie, fra le quali il terapista sceglie secondo i bisogni del paziente:

  1. trattamento dei sintomi;

  2. mobilizzazione dell’ipomobilità;

  3. mantenimento della mobilità;

  4. stabilizzazione e controllo motorio dell‘ipermobilità e allenamento fisico;

  5. influenzare il cambiamento tessutale;

  6. informazione e istruzione (Schomacher 2001 a: 114).

Lettera scritta ( non integrale) dal docente Jochen Schomacher, PT-OMT, PhD Küsnacht ZH / Svizzera indirizzata ai suoi allievi

Fonte: https://www.balancefisioterapia.it/tecniche-riabilitative-utilizzate/omt/

Cos’è la Neuropsicologia Clinica

neuropsicologia clinica

I processi cognitivi ed emotivo-motivazionali possono essere alterati da lesioni o disfunzioni cerebrali di diversa origine, modificando il comportamento, la condizione di salute della persona, le sue relazioni familiari e la sua integrazione sociale, riducendo inoltre la sua autonomia nella vita quotidiana.

 

L’incremento dell’attesa di vita e la riduzione della mortalità nella fase acuta di varie malattie neurologiche, dovute all’efficacia crescente dei trattamenti medici e chirurgici, nonché l’aumento dell’incidenza e della prevalenza in relazione all’età di malattie associate a demenza, determinano una richiesta crescente di riabilitazione dei disturbi neuropsicologici spesso presenti in queste condizioni.

Le potenzialità di recupero del paziente cerebroleso, supportate da modificazioni plastiche del sistema nervoso, ben documentate anche nella persona adulta, stanno alla base di ogni programma riabilitativo dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali.

La Neuropsicologia Clinica è la disciplina applicata che si occupa dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali causati da lesioni cerebrali o disfunzioni del sistema nervoso centrale con finalità diagnostiche e riabilitative.

Cos’è la Riabilitazione Neuropsicologica

riabilitazione neuropsicologica

La Riabilitazione Neuropsicologica rappresenta un percorso volto al raggiungimento del massimo grado di autonomia e di indipendenza possibile, attraverso il recupero e/o la compensazione delle abilità cognitive e comportamentali compromesse;

tale provvedimento risulta essere finalizzato, pertanto, al miglioramento della qualità della vita del paziente ed al re-inserimento dell’individuo nel proprio ambiente familiare e sociale.

Cos’è la Valutazione Neuropsicologica

La Valutazione Neuropsicologica è la metodologia che consente di descrivere e misurare obiettivamente il funzionamento cognitivo di un individuo.

Il colloquio, l’attenta osservazione clinica e l’utilizzo di prove psicometriche standardizzate permettono una valutazione qualitativa e quantitativa delle abilità compromesse e delle abilità residue.

Perché fare una Valutazione Neuropsicologica?

– Quando ci si accorge che, per noi o un nostro familiare: le normali attività mentali quotidiane sono diventate difficoltose; prestare attenzione a lungo o pianificare le cose da fare diventa sempre più difficile; si riscontrano quotidianamente difficoltà che compromettono la qualità di vita (difficoltà nel recupero delle parole, smemoratezza, compromissione delle capacità di apprendimento di nuove informazioni, disorientamento spaziale e/o temporale, disinibizione, irritabilità, ecc).

– A seguito di una problematica neurologica (ictus, trauma cranico, ecc) e/o se permangono difficoltà nella quotidianità anche se sono già stati effettuati precedenti cicli di riabilitazione o a distanza di anni dall’evento.

– Effettuare una Valutazione Neuropsicologica permette di impostare un adeguato progetto riabilitativo.

Cos’è la Stimolazione Cognitiva?

La Stimolazione Cognitiva è l’insieme di attività individuali e/o di gruppo che mirano ad una generale stimolazione delle abilità cognitive e sociali.

Un pregiudizio diffuso consiste nel ritenere che, se una malattia non è guaribile, come una demenza degenerativa, allora la malattia è incurabile (Peters et al., 1989). Curare non è un esatto sinonimo di guarire, curare una persona con una malattia progressivamente ingravescente significa:           

– rallentare il peggioramento cognitivo e funzionale;

– allungare la vita;

– mantenere l’autonomia funzionale il più a lungo possibile;

– migliorarne la qualità di vita.

Come ricordato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la prevenzione delle malattie cerebrali, in tutte le loro forme, rappresenta un elemento primario per incrementare gli anni di vita in buona salute e per promuovere un invecchiamento attivo.

A chi è rivolto il servizio di Neuropsicologia Clinica?

neuropsicologia clinica

Il servizio di Neuropsicologia Clinica è rivolto a persone con lievi difficoltà cognitive e/o comportamentali, demenze, trauma cranio encefalico, ictus, problematiche post infarto, anossie, sclerosi multipla, neoplasie cerebrali, idrocefalo normoteso, ecc.

Tali patologie possono causare:

– Disturbi Cognitivi: difficoltà di memoria, di ragionamento, concentrazione e attenzione, di linguaggio, di abilità visuo-spaziali, abilità prassiche.

– Disturbi Emotivi e Comportamentali: ansia, depressione, agitazione, disinibizione, irritabilità, apatia, manifestazioni aggressive, disturbi del comportamento alimentare, sessuale, motorio, ecc.

Il servizio ha inoltre finalità di sostegno al caregiver e ai familiari per fornire le indicazioni adeguate per affrontare al meglio la nuova realtà, gestire le complesse problematiche dei pazienti con questi disturbi,  rapportarsi nel modo adeguato con il proprio caro, far fronte ai compiti assistenziali e prevenire il burn-out.